Negli ultimi anni, in Italia, è diventato sempre più facile trovare il farro sugli scaffali di supermercati e negozi di alimentari. Questo gustoso alimento, oltre a essere estremamente versatile, presenta anche interessanti caratteristiche nutrizionali.
Ecco alcune curiosità sul farro:
1. È il più antico tipo di frumento coltivato dall’uomo: si utilizzava come forma di nutrimento fin dal neolitico, ed era uno degli alimenti principali delle legioni romane durante le campagne di conquista. Nel corso dei secoli l’importanza del farro è diminuita per via della diffusione sempre maggiore del grano tenero e duro, ma negli ultimi anni il farro è tornato alla ribalta.
2. È uno dei tipi di frumento meno calorici. Inoltre contiene l’aminoacido essenziale metionina, assente in quasi tutti gli altri cereali. Presenta anche un discreto quantitativo di proteine, vitamine del gruppo B e sali minerali. In particolare, il suo alto contenuto di selenio aiuta a contrastare gli effetti dei radicali liberi. Contiene meno glutine rispetto al grano, ma comunque non è un alimento adatto ai celiaci.
3. Il farro può essere utilizzato in moltissime ricette. Si può sostituire al grano nella preparazione di pane, pasta e focacce, oppure può essere consumato al posto del riso, sia da solo che per accompagnare verdure o arricchire zuppe e minestroni.
4. Si trovano tre tipi di farro in commercio: quello decorticato o integrale, molto saporito e ricco di fibre (ma anche il più difficile da digerire), quello semi-perlato e quello perlato, il più “ripulito”.
5. Per preparare nel modo giusto il farro decorticato bisogna lasciarlo in ammollo per almeno 12 ore, poi scolarlo e risciacquarlo più volte finché l’acqua sarà limpida. Per cucinarlo basta lessarlo per un’oretta (o la metà del tempo in pentola a pressione), assicurandosi che l’acqua ricopra interamente il farro. Il farro semi-perlato e quello perlato, invece, non hanno bisogno dell’ammollo, ma è comunque meglio sciacquarli prima della cottura.