I legumi sono alimenti di origine vegetale appartenenti all’ordine delle Fabales, non sono né cereali né ortaggi. Sono commercializzati freschi e possono essere reperiti facilmente sui banchi dei mercati durante il periodo di raccolta: fave e piselli sono disponibili a fine primavera, mentre fagioli (in base alla varietà), lenticchie e ceci in estate. Sono disponibili conservati in lattine, all’interno delle quali vengono immersi nel rispettivo liquido di cottura. Infine, possono essere conservati essiccati, metodo che mantiene una certa integrità nutrizionale.
Ricche di fibre, sali minerali e vitamine, le lenticchie sono considerate, fin dai tempi antichi, la carne dei poveri. Alcuni studi condotti su reperti fossili, riferiscono che le lenticchie sono il legume più antico coltivato dall’uomo: le prime tracce della loro esistenza risalgono addirittura al 7000 a.C, epoca in cui già risultano coltivazioni, specialmente in Asia e soprattutto nella regione che oggi corrisponde alla Siria e da questa zona si diffusero facilmente in tutto il mediterraneo.
1. La prima cosa importante da sottolineare è che la consumazione delle lenticchie deve avvenire previa cottura, poiché a crudo non sono digeribili per la presenza di fattori antidigestivi, che vengono distrutti dal calore.
2. I legumi, quindi anche le lenticchie, non contengono glutine, ma hanno una buona composizione amidacea e apportano ottime quantità di ferro (Fe), potassio (K) e fosforo (P).
3. Aiutano nella riduzione dell’assorbimento del colesterolo: grazie all’azione chelante delle saponine (glicosidi), e della lecitina (steroide vegetale).
4. Le lenticchie, in particolare, sono ricche di zucchero, proteine, ferro e rame. Sono i legumi più digeribili e antiossidanti. Sono facilmente conservabili ed hanno un costo basso per cui vengono consumate da sempre in molte nazioni, specialmente in Italia, dove è consuetudine mangiarle durante la cena dell’ultimo dell’anno come buon auspicio per “garantirsi” un futuro economicamente prosperoso. Tale usanza deriva dall’antica tradizione romana di regalare una “scarsella” (una piccola borsa di pelle per conservare i denari contenente lenticchie) con l’augurio che le lenticchie possano trasformarsi in monete.
5. Sicuramente quelle in scatola sono più pratiche e più veloci da cucinare, ma è anche importante ricordare che cuocere questo legume è piuttosto facile e poco impegnativo : un’importante accortezza da non trascurare è quella di dosare bene l’acqua quando si cucinano, in modo da evitare la perdita di vitamine e preziosi sali minerali.