Del finocchio non si butta via proprio niente! In particolare del cosiddetto finocchietto o finocchio selvatico. Il Foeniculum vulgare, pianta erbacea mediterranea della famiglia delle Apiaceae, è apprezzato fin dall’antichità per le sue proprietà aromatiche e anche oggi è un ingrediente prezioso in moltissime ricette, oltre a presentare interessanti caratteristiche nutrizionali.
Ecco alcune curiosità sul finocchietto:
1. Si tratta della varietà selvatica della pianta di finocchio, che cresce e viene coltivata un po’ in tutta Italia – anche se predilige un clima mediterraneo temperato. È una pianta spontanea perenne che arriva fino ai 2 metri.
2. Al contrario del classico finocchio, il finocchio selvatico non sviluppa la tipica guaina a grumolo bianco. In compenso, dà germogli, foglie, semi e fiorellini gialli che oltre a essere molto aromatici (per via della presenza di anetolo) sono anche commestibili e utilizzati per aggiungere sapore a varie ricette in tutta Italia.
3. Per esempio le foglie, fresche e sminuzzate, possono essere aggiunte a zuppe, insalate, piatti di pasta, carne e pesce. Il finocchietto selvatico è uno degli ingredienti fondamentali della buonissima pasta con le sarde, tipica in Sicilia. Invece i semi (che in realtà sono frutti!) sono quelli che troviamo nei tarallucci o all’interno di salumi, ma possono anche essere aggiunti a un ragù o utilizzati per preparare tisane o un buonissimo liquore, facendoli macerare nell’alcool insieme alle foglie. E del finocchio selvatico si possono mangiare anche i fiori: per esempio, nel Lazio, questi vengono usati per aromatizzare la porchetta.
4. Il finocchietto ha anche tante proprietà benefiche: è depurativo, antispasmodico e digestivo. Può aiutare in casi di meteorismo e crampi addominali, soprattutto se assunto sotto forma di tisana, e pare che abbia anche proprietà espettoranti, utili in caso di catarro.
5. Per quanto riguarda i possibili utilizzi di questa pianta aromatica al di fuori della cucina, il finocchio selvatico è anche molto utile per chi ha problemi di alito cattivo: infatti, si possono mettere in infuso i semi del finocchietto e poi farne degli sciacqui o gargarismi, ottenendo così un ottimo collutorio naturale!