È ormai risaputo che il vino contiene sostanze antiossidanti e che, bevuto con moderazione, può apportare numerosi benefici al nostro organismo.
Questa e tante altre tematiche verranno affrontate sabato 15 luglio durante l’incontro dal titolo “Vino e Salute”, che avrà luogo nell’ambito del progetto Vino&Food, uno spazio fondamentale all’interno del Collisioni Festival (14-17 luglio) a Barolo.
Il progetto Vino&Food porta la firma di Ian d’Agata, Senior Editor di Vinous, e comprenderà degustazioni, assaggi e incontri dedicati al patrimonio agricolo del territorio, con la partecipazione di produttori, aziende d’eccellenza, giornalisti internazionali, sommelier e chef. Nell’ambito più specifico del progetto Vino, giunto alla quinta edizione, saranno presenti 70 esperti mondiali di vino da tutto il mondo, 15 consorzi di tutela di denominazioni italiane e più di 160 cantine da 16 regioni diverse.
L’incontro “Vino e Salute”, che avrà luogo il 15 luglio alle 20.00, sarà un interessantissimo confronto enoaccademico sui rapporti tra vino e salute, ambientato nella spettacolare cornice del cortile-salotto del castello di Barolo. Protagonista della serata sarà Micheal Apstein, medico gastroenterologo ed esperto di vino: è colonnista per WineReviewOnLine.com e i suoi articoli sono stati pubblicati in autorevoli riviste di settore negli USA. Il Dott. Apstein si confronterà con Il Consorzio Tutela Vini Montefalco, “Le Famiglie Amarone d’Arte”, alcune cantine pregiate del Brunello di Montalcino e Tenuta Mara, produttori del vino da agricoltura biodinamica Sangiovese Rubicone IGP, Giury 2014.
Ho avuto l’onore di poter fare alcune domande a Micheal Apstein in anteprima. Queste le sue risposte:
1. Si sente spesso dire che bere un bicchiere di vino al giorno è una sana abitudine. È d’accordo con questa affermazione?
Il consumo di vino può ridurre il rischio di malattie cardiovascolari aumentando i livelli di colesterolo buono nel sangue, svolgendo un’azione anticoagulante (simile all’effetto dell’aspirina), o grazie ad alcune delle sostanze non alcoliche che contiene. Ovviamente, da medico, non consiglierei ai miei pazienti di iniziare a bere vino come terapia! Detto questo, la maggior parte degli studi ha mostrato una connessione tra un consumo moderato di vino e un’incidenza inferiore di decessi dovuti a malattie cardiovascolari (anche se va detto che un’importante e recente ricerca inglese non ha evidenziato quest’aspetto). Bisogna comunque sottolineare che si tratta di un’associazione, perché non c’è alcuna prova che il vino sia il responsabile della ridotta incidenza di morti causati da malattie cardiache: magari, infatti, chi beve vino con moderazione svolge anche altre attività che aiutano a ridurre il rischio di problemi cardiovascolari.
2. Bere troppo, invece, è nocivo. Ma quanto è “troppo”? Quali sono le quantità di vino consigliate?
Negli USA, la quantità massima di vino suggerita è di due bicchieri al giorno per gli uomini e uno per le donne. Bere vino in eccesso causa infatti molti problemi, sia dal punto di vista fisico che sociale, ad esempio casi di guida in stato d’ebbrezza e violenze domestiche. Dal punto di vista fisico, troppo alcol può causare tumori e malattie al fegato.
3. Vini biologici e non: secondo lei, quale tipologia è migliore dal punto di vista salutistico e anche come gusto?
È impossibile generalizzare per quanto riguarda il sapore. Entrambi i tipi di vino possono essere eccellenti o di scarsa qualità. Dal punto di vista medico, non c’è differenza tra i due.
4. Mi parli del progetto Vino, l’evento che si terrà a Barolo nell’ambito del festival Collisioni. Qual è la sua importanza?
Sarà un evento speciale perché vedrà la partecipazione di tante persone di talento che amano il vino e l’arte. È uno dei pochi eventi al mondo che unirà gente dai più variegati interessi e darà loro la possibilità di interagire, con l’accompagnamento di musica, letteratura e vino. Il vino è un ottimo aiuto per socializzare e rompere il ghiaccio: se consumato reponsabilmente, aiuta ad assaporare anche altri aspetti della vita.