Se anche voi mettereste la cipolla dappertutto, vi consiglio di provare a sostituirla con un ortaggio dal gusto molto simile ma più delicato, che può essere utilizzato in molte più ricette: il porro.
A questo link potete riascoltare la puntata di Segreti in Tavola in cui ho parlato del porro.
Ecco qualche informazione su questa pianta e qualche ragione per cui, secondo me, dovremmo tutti mangiarne molto di più!
1. Il porro è una pianta erbacea biennale (Allium ampeloprasum) che può arrivare fino a 80 cm di altezza e presenta dei fiori bianchi verdastri. In cucina, però, se ne utilizza solo il fusto, che si presenta come un bulbo cilindrico molto lungo di cui solitamente si mangia solo la parte bianca, cioè la parte terminale delle foglie, e si scarta la parte più verde.
2. Il porro è originario della zona mediterranea e pare che fosse già conosciuto dagli antichi egizi e dai romani. È presente su quasi tutto il territorio italiano e la sua stagione migliore è tra novembre e febbraio.
3. Per questo motivo il porro è spesso utilizzato in ricette invernali, ad esempio zuppe o creme. Ma in realtà lo si può usare in tantissimi piatti: da solo, sia cotto che crudo, oppure in risotti (come questo riso pilaf con zafferano e verdurine di stagione) e frittate, o ancora come erba aromatica per preparare piatti di carne e pesce. Insomma, un po’ come la cipolla, ma con il vantaggio di un sapore un po’ meno forte.
4. Il porro fa anche bene: è ricco di liquidi (contiene infatti più del 90% d’acqua), è poco calorico e contiene tante vitamine, soprattutto A e C. Inoltre è ricco di sali minerali preziosi per il nostro organismo. Pare abbia moltissime proprietà benefiche, in particolare si ritiene che sia diuretico e antisettico.
5. Il segreto per conservare il porro, anche per lunghi periodi, è tagliare la parte più dura delle foglie, lavarlo e asciugarlo, poi riporlo in frigo in un canovaccio inumidito o in sacchetti di carta. Mi raccomando, non tagliatelo fino al momento dell’uso, perché si ossida molto velocemente.