Vi piace la cipolla ma non volete appesantirvi l’alito? Allora dovreste sostituirla con lo scalogno! I bulbi di questa pianta hanno infatti un sapore molto simile a quello della cipolla, ma più delicato e aromatico.
Nonostante sia un’ottima alternativa alla cipolla, lo scalogno (nome scientifico Allium ascalonicum) è molto meno conosciuto e diffuso in cucina. Ne ho parlato in una recente puntata di Segreti in Tavola, che potete riascoltare qui.
Ecco alcune informazioni su questa interessantissima pianta:
1. Lo scalogno è originario dell’Asia Centrale, ma arrivò in Europa molto presto: pare infatti che fu introdotto dai Crociati di ritorno dalla Terra Santa, tra il XII e il XIII secolo, e assunse fin da subito un ruolo fondamentale nella tradizione gastronomica di molti paesi europei.
2. La pianta di scalogno è molto simile a quella di cipolla, ma i bulbi sono più piccoli e hanno un colore che va dal verde violaceo al rosso, al giallo o addirittura al grigio; proprio in base al colore vengono normalmente raggruppate le diverse varietà europee. Anche la forma cambia molto a seconda del tipo di scalogno: può infatti essere sferica o allungata.
3. Quale che sia il colore o la forma, lo scalogno è un alimento ricco di sostanze ottime per il nostro organismo, tra cui vitamina C, sali minerali e flavonoidi. Le sue proprietà benefiche erano conosciute e decantate fin dall’antichità.
4. Proprio come la cipolla, lo scalogno può essere utilizzato in tantissime ricette, per esempio in torte salate, frittate e insalate. È ottimo anche crudo, oppure si può usare per preparare gustosi soffritti al posto della cipolla (ma attenzione, con la cottura il sapore dello scalogno diventerà lievemente amarognolo).
5. Dello scalogno non si butta proprio niente! Nonostante i bulbi siano la parte più comunemente utilizzata, anche le foglie giovani e verdi delle piante di scalogno sono molto saporite e possono essere tritate e aggiunte ai nostri piatti al posto dell’erba cipollina.